Legge stabilita’: Relatori, deroga comuni per danni maltempo

Ansa
14 Novembre 2012
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Una deroga al patto di stabilità interno per consentire ai comuni di spendere le risorse per fronteggiare il dissesto idrogeologico. E’ questo l’obiettivo da raggiungere secondo i relatori alla Legge di Stabilità. “O il governo presenta un emendamento – dice Pier Paolo Baretta – o lo presentiamo noi”.

La deroga al patto di stabilità interno per i comuni che devono fronteggiare le calamità naturali non dovrebbe riguardare, secondo uno dei relatori alla Legge di Stabilità Pier Paolo Baretta, solo le amministrazioni virtuose ma essere più ampia. “E’ obbligatoria – dice comunque – un’assunzione di responsabilità da parte del Parlamento e la strada più efficace è quella dell’allentamento al patto di stabilità. E’ arrivato il momento e questa è la strada maestra”. Anche per l’altro relatore, Renato Brunetta, c’é la “necessità di aprire una riflessione. Che vi siano risorse – dice – che i governi locali non possono usare per rispondere a esigenze così fondamentali è incomprensibile. Capiamo i vincoli e anche se non ci sono a disposizione quantità significative di risorse un segnale va dato”.

SI ALLENTA BLOCCO TURN OVER SICUREZZA – Si allenta il blocco del turn over per il comparto sicurezza. Lo prevede un emendamento dei relatori alla Legge di Stabilità depositato in commissione alla Camera. Il tetto fissato dalla spending review al 20% sale nel primo anno e nel secondo al 50% e al 70% nel terzo anno. I fondi arrivano da risparmi interni alle amministrazioni.

RIFINANZIATO ENTE MICROCREDITO,1,8 MLN ALL’ANNO – L’Ente nazionale per il microcredito viene rifinanziato: un emendamento a firma Mario Baccini è stato votato all’unanimità dalla commissione Bilancio della Camera, che ripristina così il contributo da 1,8 milioni di euro all’anno. “Si tratta di incentivi alla lotta alla povertà per realizzare microimprese”, spiega Baccini che sottolinea come “il ministero dello Sviluppo aveva rimodulato il contributo ma non avrebbe potuto perché l’Ente è di diritto pubblico e non si può intervenire per legge”.

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