Legittimo il licenziamento per superamento del periodo di comporto, anche se formulato in ritardo

di V. Giannotti (www.bilancioecontabilita.it 24/9/2015)

La Corte di cassazione è stata chiamata alla verifica della legittimità di un licenziamento irrogato in ritardo a fronte del superamento del periodo di comporto da parte di un dipendente. Secondo la Suprema Corte a differenza del caso del licenziamento disciplinare, in cui vi è l’esigenza della immediatezza della contestazione volta a garantire la pienezza del diritto di difesa all’incolpato, nel licenziamento per superamento del periodo di comporto per malattia l’interesse del lavoratore alla certezza della vicenda contrattuale va contemperato con un ragionevole lasso di tempo che va riconosciuto al datore di lavoro perché egli possa valutare convenientemente nel complesso la sequenza di episodi morbosi del lavoratore, ai fini di una prognosi di compatibilità della sua presenza in rapporto agli interessi aziendali. Pertanto, anche se la sanzione espulsiva è irrogata in ritardo la stessa resta pur sempre efficace.    
Qui di seguito i contenuti della sentenza 05/08/2015 n.16462 della Corte di Cassazione, Sez. Lavoro.

Continua a leggere l’articolo

© RIPRODUZIONE RISERVATA