Legge di bilancio. Via libera definitivo del Senato con 109 voti favorevoli Da gennaio si ridiscute su reddito di cittadinanza, reati fiscali, energia
Con un cammino parlamentare sincopato, ma con un giorno di anticipo rispetto allo scorso anno, arriva l’approvazione definitiva della legge di bilancio 2023 da parte del Senato con 109 «sì», 76 «no» e un astenuto (la senatrice a vita Elena Cattaneo). La manovra del taglio al cuneo, della stretta sul reddito di cittadinanza, delle pensioni con Quota 103 e la rivalutazione tagliata e soprattutto del nuovo capitolo della battaglia al caro energia è arrivata al traguardo: in serata è stata anche firmata dal presidente della Repubblica Mattarella.
Ma quella archiviata ieri è anche la legge di bilancio delle retromarce in corsa, dalla franchigia da 60 euro sull’obbligo del Pos per commercianti e professionisti al condono dei reati tributari. Diverso dalle previsioni della vigilia anche lo stralcio delle mini-cartelle fino a mille euro, che è solo parziale nel caso di multe e tributi comunali (circa la metà dell’arretrato). Mentre salta in extremis l’aiuto da 450 milioni ai Comuni in crisi di liquidità: tutti temi di cui si parlerà a gennaio, quando si tornerà anche sulle nuove regole per il reddito di cittadinanza e sulla riforma fiscale.
«Missione compiuta», può commentare il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che nonostante qualche apprensione in corsa può vantare «un bilancio scritto in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale», che secondo il titolare dei conti «rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così».
Energia
La manovra destina la gran parte delle risorse (21 miliardi) alle misure contro il caro-bollette, in un pacchetto che proroga e in qualche caso rinforza le misure del governo Draghi per arrivare a fine marzo, quando bisognerà cambiare registro. Tra le proroghe manca però l’azzeramento degli oneri di sistema per le grandi imprese, il che comporta dal 1° gennaio un rincaro secco sul loro conto economico. Per le famiglie viene invece rinnovato il bonus sociale con una soglia Isee alzato a 15mila euro. Ci sarà per altri tre mesi l’azzeramento degli oneri di sistema e il rifinanziamento del credito d’imposta in aumento dal 30 al 35%, e dal 40 al 45% per energivore e gasivore. Passa inoltre dal 22% al 5% l’aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023. La tassa sugli extra-profitti delle imprese energetiche prevede un contributo del 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10% sui quattro anni precedenti (2018-2021). Esteso a 8mila euro il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di determinate classi energetiche.
Lavoro
Il Governo proroga e ritocca al rialzo il taglio al cuneo. Per tutto il 2023 è previsto un esonero contributivo per dipendenti, esclusi i domestici, pari al 2% se la retribuzione non supera i 2.692 euro (35mila euro annui), mentre il taglio sale al 3% se la retribuzione non supera i 1.923 euro (25mila euro all’anno). Arriva poi un esonero contributivo totale, entro 8mila euro, per le assunzioni a tempo indeterminato (e per le stabilizzazioni) di percettori del reddito di cittadinanza, effettuate nel 2023, alternativo a quello già in vigore. E lo stesso meccanismo riguarda le assunzioni di donne svantaggiate (in base a fattori come l’età, la durata della disoccupazione, il settore di specializzazione e il territorio in cui risiedono) e di giovani sotto i 36 anni.
Reddito di cittadinanza
Sono tre gli interventi sul reddito di cittadinanza. Che si perderà dopo il primo rifiuto dell’offerta di lavoro. I giovani tra 18 e 29 anni che non hanno completato il ciclo di istruzione dovranno iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico. Inoltre la quota prevista per l’alloggio, in caso di abitazione in affitto, sarà erogata direttamente al locatore.
Cultura
La 18App viene sostituita da due strumenti, una carta cultura giovani e una legata al merito scolastico. Le due nuove card, cumulabili, assegnano 500 euro per i consumi culturali, una per coloro che hanno un Isee familiare fino a 35mila euro e l’altra per chi si diploma con il massimo dei voti alle scuole superiori.
Pensioni
Si attesta all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, poi il parametro scende al 53% tra 5 a 6 volte il minimo, al 47% tra 6 e 8 volte il minimo, al 37% da 8 a 10 volte il minimo e al 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5.000 euro). Quota 103 permette il riposo con 62 anni di età e 41 di versamenti. Opzione donna è limitata a chi ha 60 anni (o 58 se con 2 figli) a condizione di essere cargiver o portatrice di invalidità.
Fisco
Ok alla rateizzazione dei debiti fiscali di federazioni e società sportive. I debiti possono essere pagati in 60 rate, tre delle quali da versare entro ieri 29 dicembre 2022 e le altre da gennaio 2023 con una maggiorazione del 3% da versare contestualmente alla prima rata.
In caso di pagamento rateale delle somme dovute a seguito della definizione del ravvedimento speciale per le violazioni tributarie, si applica il tasso di interesse «nella misura del 2% annuo» invece del tasso legale. Cancellata la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Resta in vigore l’aumento della soglia del contante da mille a 5mila euro. Si istituisce inoltre un tavolo tra banche ed imprese per tagliare le commissioni delle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. Se non si dovesse arrivare a un’intesa, scatterà un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro.
* Articolo integrale pubblicato su Ilsole24ore del 30 dicembre 2022.
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