Minori, fondi per pochi comuni 

Italiaoggi
30 Novembre 2023
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di FRANCESCO CERISANO (ItaliaOggi – 30/11/2023)
Gli emendamenti al collegato fiscale. Maltempo Toscana, Mef: proroga fino al 18 dicembre
Una norma su misura salva una manciata di enti del Nord
Arrivano i primi fondi per i comuni in difficoltà finanziaria a causa delle spese che sono chiamati a sostenere per prendersi cura dei minori affidati con provvedimento del tribunale a comunità di tipo familiare o istituti di assistenza. Ma i contributi riguarderanno per il momento solo una manciata di comuni di Lombardia e Veneto (una decina al massimo) che rientrano nei parametri che il governo con una norma cucita su misura ha individuato nella riformulazione all’emendamento (primo firmatario il presidente della commissione finanze del Senato Massimo Garavaglia) al decreto legge collegato fiscale (dl 18 ottobre 2023 n.145) depositato in commissione bilancio a palazzo Madama. La riformulazione stanzia un milione di euro per il 2023 (ripartibile in contributi massimi di 200 mila euro) ai comuni “tra 6.000 e 7.000 abitanti che hanno registrato una spesa per l’affidamento di minori superiore all’importo spettante a titolo di Fondo di solidarietà comunale” e che contestualmente si sono visti trattenere una quota Imu per alimentare lo stesso Fsc non inferiore a 190 mila euro. Parametri molto circoscritti per risolvere alcune situazioni contabili deficitariea causa degli extracosti piombati sui bilanci per mantenere i minori non accompagnati assegnati alle strutture di accoglienza. Spese che, soprattutto negli enti di minore dimensione, possono portare al dissesto finanziario come accaduto al comune di Ceretto Lomellina o Breme in provincia di Pavia che hanno portatoi libri in tribunale. Mentre anche comuni aeroportuali o di frontiera come Orio al Serio, Ventimiglia o Gorizia sono in crisi perchéi contributi stanziati dal ministero dell’Interno non sono mai sufficientia ripagarei costi chei municipi sono costretti ad addossarsi ogni qual volta un giudice affida un minore in comunità o in istituti di assistenza. Nel 2021 sono stati stanziati3 milioni di euro per il sostegno ai Comuni fino a 3mila abitanti gravati da tali spese. Ma dai dati del ministero dell’Interno è emerso che sarebbero serviti fondi dieci volte superiori. Per questo l’Anci con un emendamento al collegato fiscale aveva proposto di istituire un fondo di 50 milioni di euro annui fino al 2027, in attesa di una ridefinizione organica del finanziamento di tali oneri, ampliando al tempo stesso il perimetro dei beneficiari ai Comuni con popolazione fino a 100mila abitanti, ma riservando la maggior parte del contributo (30 mln. di euro) agli enti di minore dimensione. La proposta di modifica, tuttavia, è caduta nel vuoto. E analoga sorte ha avuto un emendamento dello stesso Garavaglia che proponeva di imputare al bilancio del ministero della giustizia gli oneri per i minori. Tutto questo sulla base di un principio molto semplice: visto che è un provvedimento dell’autorità giudiziaria a stabilire l’affidamento in comunità non può che essere del dicastero di via Arenula la competenza a sostenere tali spese che invece non devono ricadere sui sindaci. Con la riformulazione presentata al Senato, ha spiegato Garavaglia a ItaliaOggi, “il governo ha voluto farsi carico delle situazioni di difficoltà contabile di quei comuni che in quanto virtuosi (poiché hanno tenuto l’Imu al minimo, hanno ridotto il personale e presentano molte entrate Imu da capannoni) sono stati penalizzati da maxi trattenute Imu per alimentare il Fsc, fino a rischiare il dissesto a causa degli extra costi derivanti dal mantenimento in comunità dei minori”. Alluvione in Toscana Un emendamento dei relatori Claudio Borghi (Lega), Dario Damiani (Forza Italia)e Vita Maria Nocco (FdI) depositato in commissione puntava ad allungare fino al 20 dicembre la proroga dei termini dei versamenti tributari e contributivi e degli adempimenti tributari per i contribuenti dei comuni colpiti dalle piogge torrenziali abbattutesi il 2 novembre scorso sui comuni delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoiae Prato. Ma in serata è arrivato un comunicato del Mef che limita la proroga al 18 dicembre.
Le altre riformulazioni
Sempre una riformulazione del governo depositata in commissione bilancio del Senato pone fine a una incongruenza formale tuttora presente nel Testo unico enti locali che continuava a prevedere l’approvazione del progetto definitivo tra i requisiti per stipulare mutui con enti diversi da Cassa depositi e prestiti e dall’Istituto per il credito sportivo. Il progetto definitivo, infatti, non è più previsto dal nuovo Codice appalti che ne ha traslato i contenuti in massima parte nel Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) Ora per accedere ai mutui servirà aver approvato il Pfte o il progetto esecutivo. Un’altra riformulazione del governo prevede che l’una tantum di dicembre per dipendenti pubblici delle amministrazioni statali quale anticipo contrattuale per i rinnovi del triennio 2022-2024, se erogata anche da regioni, province e comuni debba rilevare ai fini del superamento dei tetti di spesa per il personale rappresentati dalla media delle entrate correnti degli ultimi tre anni, incluse quelle relative al Servizio sanitario nazionale e al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità.

In collaborazione con Mimesi s.r.l.

* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 30 novembre 2023.

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