Minori, un fondo per i comuni

FRANCESCO CERISANO – Giorgetti illustra il Psb ad Anci e Upi. Pella: clima costruttivo, riconosciuto il nostro ruolo

Il Sole 24 Ore
27 Settembre 2024
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Eviterà che i mini-enti vadano in default per gli affidamenti
Arriva un fondo ad hoc per finanziare i comuni (soprattutto i più piccoli) che rischiano il default a causa dell’affidamento di minori stranieri da parte del tribunale. Il governo dovrebbe mettere sul piatto 70 milioni nella prossima legge di bilancio, ponendo così fine a un problema che negli anni ha portato molti mini-enti alle soglie del dissesto per i debiti fuori bilancio generati da questi extra costi. I piccoli comuni infatti hanno bilanci talmente esigui da essere facilmente messi in difficoltà quando sono chiamati ad accogliere in comunità di tipo familiare o in istituti di assistenza minori non accompagnati.

E’ quanto è emerso dall’incontro tra il numero uno del Mef Giancarlo Giorgetti ei vertici di Anci (con il presidente Roberto Pella, il presidente Ifel Alessandro Canelli, il segretario generale Veronica Nicotra e il responsabile finanza locale Andrea Ferri) e di Upi (con il presidente della provincia di Treviso Stefano Marcon e della provincia di Lucca, Luca Menesini) a cui il governo ha illustrato il Piano strutturale di bilancio di medio periodo (Psb) che detterà le indicazioni per la prossima Manovra. Tenendo fede alla promessa fatta proprio da Giorgetti nell’incontro del 31 luglio, la scure della spending review non si abbatterà sugli enti locali, almeno nelle forme in cui l’anno scorso ha tagliato 250 milioni a comuni ed enti di area vasta. Ma un contributo alla finanza pubblica da parte del comparto, per far fronte alle nuove regole Ue, ci dovrà essere. E alla fine potrebbe prendere forma come accantonamento per investimenti.

Giorgetti ha riconosciuto lo sforzo compiuto in questi anni dal comparto enti locali e il ruolo dei sindaci a cominciare dalle politiche di welfare sul territorio. E proprio in quest’ottica il governo ha deciso di corroborare la spesa sociale dei comuni con uno stanziamento ad hoc per far fronte alla gestione dei minori. Su altri temi caldi come perequazione e allentamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) non sono arrivati impegni precisi dal governo ma il ministro non ha chiuso la porta in faccia agli enti riservandosi ulteriori approfondimenti. “Apprezziamo lo spirito costruttivo di questo incontro, il governo ha ancora una volta dimostrato un’attenzione molto forte verso gli enti locali, riconoscendo l’impegno dei sindaci sul territorio”, ha osservato Roberto Pella. “Come nell’incontro di luglio anche in questo abbiamo avuto la sensazione di un clima nuovo e più positivo verso le autonomie. Per questo ringraziamo il ministro a nome dell’Anci per l’attenzione istituzionale che ci ha riservato”. “Il confronto ora continua”, ha concluso Pella, “nella consapevolezza che la situazione dei conti pubblici è difficile”.

Dl omnibus
Intanto ieri le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato due emendamenti al dl omnibus con misure per gli enti locali. E’ stata approvata all’unanimità una proposta che mira a ridurre i tempi per l’immissione in servizio di nuovi segretari comunali per superare la cronica carenza di iscritti nella fascia iniziale di accesso in carriera. Approvato anche un secondo emendamento che consente la possibilità di assumere tecnici per rafforzare le capacità amministrativa dei comuni per le spese legate al Pnrr. A entrambi gli emendamenti ha lavorato il sottosegretario al Mef Sandra Savino.

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