Con comunicato del 30/10/2014 l’ANCI rende noto che:
Si terrà martedì 4 novembre alle ore 15:00 a Palazzo Chigi il secondo vertice tra Anci e governo per discutere della Legge di stabilità. Sindaci ed Esecutivo si vedranno di nuovo, per fare il punto della situazione dopo la riunione del 29 ottobre quando il presidente Fassino ha espresso “seria preoccupazione per gli impatti che la manovra avrà sui Comuni”.
“La rappresentazione mediatica – ha detto Fassino nel primo incontro col governo – parla di una riduzione di spesa per 1,2 miliardi ma a qusti vanno aggiunti 300 milioni che derivano da provvedimenti 2013 e 2014 che hanno ricadute sugli esercizi 2015. La manovra, poi, prevede l’istituzione di un fondo per i crediti di difficile esigibilità, inserito nella spesa corrente e quindi soggetto al patto di stabilità, che significa ridurre ulteriormente le risorse per la spesa. Ci sono poi il miliardo in meno su Città metropolitane e nuove Province e le regole del nuovo sistema di contabilità, per un saldo negativo – ha rimarcato il presidente dell’Anci – che oscilla tra i 3,5 e i 3,7 miliardi di euro; tagli che rischiano di vanificare gli spazi aperti con l’allentamento per un miliardo del patto di stabilità. Questi sono i calcoli del nostro istituto per la Finanza locale. Il governo ha una valutazione diversa; per questo metteremo a confronto i nostri tecnici per un punto di condivisione comune sugli impatti della legge di bilancio”.
Nel vertice di mercoledì 29, Fassino è anche tornato su quanto detto nell’ultimo Ufficio di presidenza, quando ha ricordato che “dal 2010 ad oggi, il contributo chiesto ai Comuni è stato di circa 17 miliardi” e quindi “oneri aggiuntivi aprirebbero problemi di sostenibilità”. Tuttavia il presidente Anci ha ribadito al governo che i Comuni non vogliono sottrarsi al risanamento ma “per contribuire all’uscita dalla stagnazione in cui si trova il Paese, i Comuni devono essere messi nelle condizioni di poterlo fare”.
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