Nuovo manifesto dei responsabili finanziari: in bilancio non più solo efficienza economicità ed efficacia, ora rilevano anche equilibrio ed etica

29 Ottobre 2018
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La presentazione del nuovo manifesto dei ragionieri e dei revisori degli enti locali, che si è tenuta durante l’Assemblea Nazionale Anci a Rimini, è stata l’occasione per fare il punto sul ruolo del responsabile finanziario anche alla luce delle nuove disposizioni di legge. L’incontro ha raccolto l’adesione di tutte le Associazioni dei Ragionieri e dei Revisori, ANCREL, ANUTEL, ARDEL, ARFC, ASFEL, CONTARE e DIREL in rappresentanza di almeno il 60% degli operatori del nostro Paese.

Bilancio bene comune – Il magistrato della Corte dei Conti Tiziano Tessaro durante il suo l’intervento  ha sottolineato come l’evoluzione dei principi che reggono l’azione amministrativa non sia più riconducibile alla sola visione efficientistica del buon andamento (ovverosia nei concetti di efficacia, efficienza ed economicità), ma richieda – dopo la riforma costituzionale del 2012 – l’individuazione di funzioni (e organi) di garanzia, la cui genesi appare il diretto precipitato di altri principi costituzionali che pure devono ispirare l’operato della Pubblica Amministrazione, quale quello in particolare dell’equilibrio di bilancio.
Parallelamente quindi alla figura del Segretario comunale, che assume il ruolo di garanzia della corretta applicazione delle misure contemplate dalla legge anticorruzione (e riconducibili all’art. 54 Cost),  la figura del Responsabile dei servizi finanziari assume una funzione di garanzia del valore di matrice comunitaria dell’equilibrio di bilancio, consacrato nell’art. 81 e, non a caso, nella nuova formulazione dell’art. 97 Cost.
Pertanto, nell’ambito di questa analisi, anche in virtu’ del fatto che la funzione di garanzia appare posta a presidio del bilancio quale “bene pubblico”, come evidenziato dalla giurisprudenza della Corte Cost., le analogie tra i vari ruoli di garanzia – sintetizzabili nel fatto che questi organi non svolgono se non in minima parte attività gestionale, non riconducibile quindi alle 3 E, che presidiano valori di derivazione comunitaria  – giustificano appieno l’indefettibile esigenza di una sfera di autonomia della figura del Responsabile dei servizi finanziari, sia sul piano funzionale, suffragata altresì dalla formulazione  dell’art. 147 quinquies del Tuel, che su quello genetico.

Tutela per le Ragionerie – Il mutato assetto delle pubbliche amministrazioni conseguente alla legge costituzionale 1/2012 che ha introdotto i principi costituzionali dell’equilibrio di bilancio e della sostenibilità dell’indebitamento, ha ricordato che il D.L. 174/2012 nel modificare il sistema dei controlli interni ed esterni delle amministrazioni territoriali, ha improntato l’organizzazione di detti enti all’osservanza di  richiamati  principi, ha spiegato il magistrato della Corte dei Conti Giampiero Pizziconi.
Il decreto, inoltre, individua il responsabile finanziario degli enti locali (ma anche delle regioni) quale custode del mantenimento dell’equilibrio di bilancio dell’ente locale (art.147 quinquies del TUEL) elevandolo a principale interlocutore dell’organo di controllo esterno, ossia la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.
Funzione, quest’ultima, svolta assieme al revisore contabile (altro interlocutore privilegiato della Corte dei conti) la cui attività di vigilanza e controllo, a seguito della recente disciplina, appare sempre più caratterizzata dalla connotazione  pubblicistica di garante della legittimità contabile dell’ente territoriale.
Ricordava, poi il relatore, la norma contenuta nell’originaria stesura del DL 174/2012, che introduceva forme di tutela per il Responsabile del servizio finanziario (art.3, comma 1, lettera c), poi stralciata in sede di conversione del medesimo DL. L’introduzione di una norma del medesimo tenore  sarebbe auspicabile, in quanto, come ricordava la relazione illustrativa dell’AC 5520 di conversione del DL 174/2012, la stessa “introduce un meccanismo di tutela nei confronti dei responsabili finanziari degli enti locali i quali, nell’esplicare la loro attività, possono risentire di condizionamenti esterni dai quali può dipendere la permanenza del loro rapporto di lavoro”.

Turnover e competenze. Il magistrato Amedeo Bianchi, durante la sua relazione ha sottolineato la necessità di rivedere il sistema di reclutamento dei Responsabili dei Servizi Finanziari negli enti locali, specialmente in quelli di piccole e medie dimensioni. Ha ribadito che è necessario associare servizi e funzioni e che vi è la necessità di organizzare concorsi unici con Commissari che sappiano valutare anche le competenze oltre che le conoscenze. Inoltre per quanto riguarda i Revisori dei conti, Bianchi ha evidenziato le criticità del sistema attuale che troppo spesso non consentono di individuare quei professionisti esperti e disponibili di cui le amministrazioni locali avrebbero bisogno.

Il documento – Da qui la stesura del nuovo manifesto dei ragionieri e dei revisori degli enti locali, un documento partecipato che raccoglie il favore della maggiorparte delle associazioni di categoria. La nota sviluppa alcuni punti essenziali:

  • Semplificazione delle note contabili
  • Tempistica di programmazione del DUP
  • Riduzione delle tipologie di variazioni di bilancio
  • Riaccertamento dei residui
  • Parere e visto di regolarità contabile
  • Ridefinizione delle regole per il fondo crediti di dubbia esigibilità
  • Eccessiva mole di adempimenti cui è posta la ragioneria
  • La contabilità economico-patrimoniale
  • Il bilancio consolidato nei comuni sotto i 5.000 abitanti
  • La professionalità dell’organo di revisione e il sistema di estrazione a sorte.

 

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