Incremento del tetto di spesa per accedere al finanziamento agevolato
Il finanziamento per la riparazione e ricostruzione delle abitazioni principali sale, in entrambi i casi, a quota 200mila euro, contro gli 80mila e i 150mila euro previsti dalle ordinanze precedenti. Aumento del tetto anche per l’acquisto di una nuova casa in sostituzione di quella distrutta: le nuove disposizioni prevedono una spesa di 200mila euro, riconoscendo 50mila euro in più rispetto a quanto stabilito nella precedente ordinanza (n. 3790).
Sostituzione edilizia delle case “E”
Altra novità rilievo è il via alla ricostruzione delle abitazioni principali distrutte, fuori dalle zone rosse: i proprietari di edifici inagibili o gravemente danneggiati dal terremoto, possono adottare la soluzione della sostituzione edilizia. In questo caso il contributo è riconosciuto sulla base del costo risultante dal progetto definitivo di riparazione, comprovato da apposita perizia.
In assenza di tale progetto il contributo è valutato a forfait, che si differenzia a secondo che si tratti di abitazione principale o meno. Nel primo caso la cifra è pari a 500 euro a mq per danni leggeri, 750 euro per quelli più rilevanti o strutturali.
Nel secondo, invece, sono assunte due quote:
• la prima è pari a due terzi ed è relativa alle parti comuni
• la seconda è pari a un terzo ed è relativa alla superficie coperta lorda della casa adibita ad abitazione principale più la quota relativa alle parti comuni. Se si tratta di seconda casa, invece, è prevista una copertura dell’80% delle spese per la riparazione con miglioramento sismico o la ricostruzione per una cifra non superiore a 80mila euro.
Immobili non abitativi: per il contributo non occorre la residenza
Inoltre, sono ammessi al finanziamento agevolato i titolari dei seguenti beni (o dei diritti reali di godimento sul bene):
• immobili diversi dalla abitazione principale
• immobili ad uso non abitativo
• parti comuni degli edifici condominiali distrutti o danneggiati, non adibiti ad abitazione principale
anche se posseduti da non residenti nella regione Abruzzo.
Rimborsi e contributi
Previsti i rimborsi, per la Gran Sasso acqua Spa, relativi agli interventi eseguiti per ripristinare il servizio idrico danneggiato; un contributo straordinario di 5 milioni di euro è invece destinato al sostegno dei costi del medesimo servizio. E’ di 11 milioni di euro il contributo a favore dei comuni, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Disposizioni per il personale
I sindaci dei comuni del “cratere sismico” sono autorizzati a prorogare al 31 dicembre 2010 i contratti di collaborazione a tempo determinato stipulati per offrire assistenza alla popolazione e applicare le ordinanze di protezione civile in materia di ricostruzione. Inoltre, il sindaco dell’Aquila è autorizzato a stipulare contratti di collaborazione per garantire la continuità nella gestione del progetto C.a.s.e. e dei Map.
Fonte: FiscoOggi
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