Pagamenti PA: dal 1° ottobre Siope+ nei Comuni fino a 10mila abitanti

3 Ottobre 2018
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La legge di bilancio 2017 ha previsto che tutte le amministrazioni pubbliche siano tenute a ordinare incassi e pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente ordinativi informatici trasmessi attraverso l’infrastruttura SIOPE+ (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici). L’integrazione di tali dati con quelli in possesso dalla Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC) permetterà di monitorare i tempi di pagamento delle fatture e, quindi, di rispondere all’infrazione avviata dalla Commissione Europea contro l’Italia per il ritardo nei relativi adempimenti. Con il SIOPE+ si avranno regole univoche nei pagamenti pubblici attraverso l’armonizzazione degli standard di colloquio tra enti e tesorieri, che si attuerà con il nuovo Ordinativo di Pagamento e Incasso (OPI), definito dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Diversi enti avevano già adottato lo strumento tecnologico come le Città Metropolitane e i Comuni con popolazione superiore ai 60.000 abitanti. Altri enti locali hanno seguito il seguente calendario:

  • dal 1° aprile 2018, i Comuni oltre 60.000 abitanti;
  • dal 1° luglio 2018, i Comuni da 10.001 a 60.000 abitanti;

Il 1° ottobre è la volta dei Comuni fino a 10 mila abitanti e dal 1° gennaio 2019 sarà il turno anche dei Comuni colpiti dai più recenti eventi sismici.

Ricordiamo che la Ragioneria Generale dello Stato ha affidato alla Banca d’Italia la realizzazione dell’infrastruttura SIOPE+, già sperimentata dal mese di luglio e ora in produzione. A dicembre 2017 erano operativi 30 enti e 17 tesorieri bancari. Da quella data in poi si è sviluppata un’intensa attività di formazione e comunicazione delle caratteristiche e degli obiettivi del progetto. Dal mese di giugno, gli incontri hanno interessato tutto il territorio nazionale, coinvolgendo oltre 3.000 rappresentanti delle amministrazioni locali, delle banche e delle rispettive software house. In vista delle prossime impegnative scadenze, pertanto, l’ANCI e la sua Fondazione IFEL hanno intensificato le attività di sensibilizzazione e supporto rivolte a tutti i Comuni avvalendosi dei risultati dell’indagine conoscitiva avviata lo scorso mese di maggio, in accordo con la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’Agenzia per l’Italia Digitale. Pianificati e realizzati a tal fine webinar e workshop gratuiti nei territori che hanno mostrato un maggiore fabbisogno formativo.

 

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a cura di Francesco Cuzzola

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