Pagamenti PA, ecco i 500 enti pubblici più virtuosi

5 Aprile 2016
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Salgono da 300 a 500 gli enti pubblici più virtuosi nel pagamento delle fatture elettroniche, ossia quelli che pagano più tempestivamente, selezionati tra quelli che trasmettono informazioni relative ad oltre il 75% delle fatture a loro indirizzate (qualificati come “enti attivi”) e che abbiano ricevuto almeno 1.000 fatture per un importo complessivo superiore a un milione di euro.

I 500 enti pubblici più virtuosi

Da questa pagina è anche possibile scaricare i file relativi ai 500 enti pubblici più virtuosi, ossia quelli che pagano più tempestivamente, selezionati tra quelli che trasmettono informazioni relative ad oltre il 75% delle fatture a loro indirizzate (c.d. enti attivi) e che abbiano ricevuto almeno 1.000 fatture per un importo complessivo superiore a un milione di euro.

Rispetto alla precedente pubblicazione, al fine di permettere valutazioni più approfondite, sono presenti tre liste ordinate secondo criteri distinti, inoltre la numerosità degli enti elencati in ciascuna lista passa da 300 a 500, perciò gli enti complessivamente mostrati ammontano, complessivamente, a circa 650 (poiché taluni non compaiono in tutte le tre liste).

I criteri utilizzati per selezionare gli enti elencati in ciascuna lista sono i seguenti:

  • il rapporto percentuale tra l’importo pagato e l’importo da pagare;
  • la media ponderata dei tempi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrente tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento (si ricorda che per le fatture elettroniche la data di emissione coincide con la data di invio);
  • la media ponderata di ritardi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrenti tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento (questo valore può essere negativo, se la fattura viene pagata in anticipo; inoltre la data di scadenza del debito, se non espressamente indicata nella fattura, è calcolata in base alle norme vigenti a decorrere dalla data di emissione).

Sono state prese in considerazione solo le fatture elettroniche emesse dal 1/7/2014 al 31/12/2015 (con l’esclusione di quelle respinte).

L’ampliamento del numero di enti nelle liste presentate ha come obiettivo finale la pubblicazione degli elenchi completi di tutti gli enti pubblici, compresi quelli che non comunicano i dati di pagamento.

 

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Dalla fattura elettronica allo Split Payment Dalla fattura elettronica allo Split Payment

Dall’entrata in vigore del Registro unico delle fatture, nel luglio scorso, sono stati introdotti nuovi adempimenti quali la Fattura elettronica, la Scissione dei pagamenti (Split Payment) e l’Inversione contabile (Reverse Charge), che hanno provocato innumerevoli dubbi, da risolvere necessariamente tramite la corretta interpretazione del quadro normativo vigente.La Fattura elettronica ha visto introdurre l’obbligatorietà, ove non si rientri nei casi di esclusione, dell’indicazione del Cig sulla stessa, il che ha reso nuovamente attuale la problematica della gestione degli obblighi di tracciabilità degli appalti pubblici, correlata, da sempre, alla verifica della regolarità contributiva

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