L’Agenzia delle Entrate rende noto che il Parlamento ha convertito in legge il decreto 193/2016, collegato alla manovra di bilancio per il 2017. Durante il passaggio parlamentare, il testo del provvedimento ha subito numerose modifiche. Di seguito una sintesi delle disposizioni aventi rilevanza fiscale.
L'Agenzia delle Entrate rende noto che lo scorso 29 ottobre il ministro dell’Economia e delle finanze ha presentato al parlamento il disegno di legge di bilancio per il 2017. Il testo predisposto dal governo ora passa all’esame delle Camere per la discussione e l’approvazione definitiva.
E’ stato reso noto il testo del decreto fiscale approvato dal Governo, firmato dal Presidente della Repubblica, ed inviato alla Commissione al bilancio per la presentazione di emendamenti (scadenza il 05/11/2016). Qui di seguito alcune misure previste per gli enti locali.
Con comunicato del 10/10/2016 la Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, rende noto che prosegue l’impegno di analizzare un fenomeno che, nella sua ampiezza, presenta indubbi profili di criticità. Nella relazione sono esaminati i risultati delle gestioni delle partecipate pubbliche, in rapporto con i flussi finanziari (entrate e spese) intercorrenti con gli enti territoriali, anche allo scopo di verificare l’impatto delle esternalizzazioni dei servizi sugli equilibri di bilancio degli enti.
Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con la Corte dei conti, ha aperto la rilevazione delle partecipazioni pubbliche e dei rappresentanti delle Amministrazioni negli organi di governo di società ed enti per l’anno 2015. Il termine per la comunicazione dei dati è fissato al 15 ottobre 2016.
Con comunicato del 26/05/2016 la Corte dei Conti rende noto che sono state unificate le banche dati MEF e Corte dei Conti sulle partecipazioni della PA e dimezzati gli adempimenti per oltre 8.000 enti territoriali
Tra i principali risultati ottenuti c’è il superamento del Patto di stabilità che ci permetterà di liberare gli avanzi di amministrazione in modo da poter ripartire con gli investimenti. Il governo ci ha poi garantito la copertura totale del gettito 2015 sulla prima casa, così come per l’Imu agricola e i cosiddetti imbullonati
