Parere Conferenza Unificata su DPCM su tabelle equiparazioni tra i diversi comparti

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha pubblicato il “Parere sullo schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri contenente le tabelle di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione, ai sensi dell’articolo 29-bis decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come integrato dall’articolo 4, co ma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114”, precisando quanto segue:

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta odierna (07/05/2015), esaminato lo schema di D.P.C.M. contenente le tabelle di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai CCNL relativi ai diversi comparti di contrattazione ai sensi dell’articolo 29 bis del D.lgs 165 del 2001, esprime parere favorevole condizionato all’accoglimento della seguente proposta emendativa:

All’articolo 3, comma 2, inserire dopo le parole “fisse e continuative” le seguenti “previste e disciplinate dalla contrattazione collettiva nazionale”.

La modifica si rende necessaria al fine di chiarire la natura inequivocabile delle voci fisse e continuative del trattamento accessorio da computare nell’eventuale assegno ad personam. Tali voci non possono che essere quelle previste e disciplinate in maniera omogenea ed uniforme dal CCNL di 1° livello applicabile a tutte le amministrazioni rientranti nello stesso comparto contrattuale.

Pertanto, la riformulazione proposta evita di ricomprendere nell’eventuale assegno ad personam tipologie retributive di natura fissa introdotte dalla contrattazione integrativa decentrata; con ciò neutralizzando prevedibili sperequazioni, anche pensionistiche, tra il personale proveniente da enti diversi del medesimo comparto contrattuale ed escludere l’insorgenza di nuovi oneri a carico della finanza pubblica.

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