Per i ritardatari scure sui fondi e lista nera online 

il Sole24ore
28 Febbraio 2024
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di MANUELA PERRONE e GIANNI TROVATI (Il Sole 24 Ore, 28/02/2024)

Recovery/2
Scattano i poteri sostitutivi quando dal sistema ReGis emergono disallineamenti

La tabella di marcia per l’attuazione del Pnrr sulla carta è serrata, le sanzioni – tra cui la pubblicazione online dell’elenco degli inadempienti – pesanti. Le amministrazioni pubbliche attuatrici di progetti Pnrr avranno un mese di tempo, dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto legge sul Piano, per aggiornare sul sistema ReGis «il cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun programma e intervento aggiornato alla data del 31 dicembre 2023, con l’indicazione dello stato di avanzamento» a quella data.
Sta in questo obbligo lo strumento messo in campo dal Governo per tentare di superare il disallineamento tra i dati inseriti nella piattaforma e i progressi effettivi. Disallineamento che, secondo il ministro Raffaele Fitto, è alla base del sottodimensionamento della spesa rendicontata, ferma a 46,5 miliardi, che scendono a 43 alla luce della revisione del Piano negoziata a fine novembre con la Commissione europea.
Entro i successivi trenta giorni si prevede che le Unità di missione dei singoli ministeri attestino, sempre attraverso il ReGis, che i cronoprogrammi relativi ai singoli interventi inseriti dai soggetti attuatori «assicurano il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti dal Pnrr». È questa la «responsabilizzazione» annunciata a più riprese da Fitto, da cui scaturiscono le mosse successive, affidate alla Struttura di missione Pnrr a Palazzo Chigi diretta per il momento dal magistrato contabile Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, che nei prossimi mesi dovrà essere sostituito perché designato dal Governo come componente della Corte dei conti europea.
In caso di inadempienza rispetto al dovere di aggiornare i dati o di emersione di incoerenze rispetto al cronoprogramma, la Struttura provvederà infatti a chiedere i «necessari chiarimenti» all’amministrazione centrale di riferimento, assegnandole al massimo quindici giorni, prorogabili una sola volta e per non più di sette giorni. Se decorreranno inutilmente, sentito l’Ispettorato generale per il Pnrr della Ragioneria, richiederà al ministro Fitto di proporre al Consiglio dei ministri l’esercizio dei poteri sostitutivi.
Gravi le conseguenze se dovesse verificarsi il peggio, ossia il mancato o incompleto conseguimento degli obiettivi Pnrr nei tempi stabiliti, accertato dalla Commissione Ue. Perché a quel punto scatterà la clausola taglia-fondi. «L’amministrazione centrale titolare dell’intervento – si legge all’articolo 2 della bozza di decreto legge – su richiesta della Ragioneria generale dello Stato – Ispettorato generale per il Pnrr, provvede a restituire gli importi percepiti, attivando le corrispondenti azioni di recupero nei confronti dei soggetti attuatori, anche mediante compensazione con altre risorse ad essi dovute a valere su altre fonti di finanziamento nazionale». Se la riduzione fosse superiore agli importi percepiti, interverrà il ministero dell’Economia, autorizzato dal Dl a «procedere direttamente al recupero delle somme non riconosciute dalla Commissione europea mediante corrispondente riduzione delle risorse statali» destinate agli investimenti assegnati all’amministrazione centrale titolare o al soggetto attuatore e non ancora impegnate alla data di adozione della decisione dell’Esecutivo comunitario. Con divieto espresso, nel caso in cui gli attuatori siano società pubbliche beneficiarie di canoni, contributi o tariffe a carico dell’utenza, di trasferire lì gli oneri derivanti dai tagli.
C’è di più. La Struttura di missione pubblicherà sul sito internet Italia Domani dedicato alla comunicazione del Pnrr i cronoprogrammi trasmessi, evidenziando quelli per cui verrà richiesto l’esercizio dei poteri sostitutivi. Una sorta di “lista nera”, a beneficio della trasparenza. Con funzione deterrente. Almeno così spera il Governo.
* In collaborazione con Mimesi s.r.l. – Articolo integrale pubblicato su Ilsole24ore del 28 febbraio 2024

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