Per i servizi pubblici locali la fusione per incorporazione è ammissibile se la proprietà delle reti resti invariata

2 Agosto 2023
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Nel caso i cui un ente locale abbia conferito la proprietà di reti, impianti e altre dotazioni patrimoniali essenziali alla gestione del servizio pubblico locale ad una società a capitale interamente pubblico, che è incedibile, detta società può essere anche oggetto di incorporazione purché la titolarità delle reti resti assicurata all’ente locale conferente. Sono queste le indicazioni della Corte dei conti della Toscana (deliberazione n.159/2023) al dubbio sollevato da un Sindaco.

La domanda

Un Sindaco di un ente locale ha chiesto ai magistrati contabili, in ragione del divieto di cedere la proprietà di reti, impianti e altre dotazioni patrimoniali essenziali alla gestione del servizio pubblico locale, ma dell’ammissibilità dell’eventuale conferimento a società a capitale interamente pubblico, che é incedibile, se in caso di costituzione di detta società sia possibile per questa procedere ad eventuali processi di fusione per incorporazione o se a ciò osti la demanialità delle reti e la sancita inalienabilità delle stesse.
La disposizione legislativa
L’art. 21 d.lgs. n. 201 del 2022 (testo normativo recante “Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”) dispone che:

“1. Gli enti competenti all’organizzazione del servizio pubblico locale individuano le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali essenziali alla gestione del servizio. … 2. Fermi restando i vigenti regimi di proprietà, le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali essenziali … sono destinati alla gestione del servizio pubblico per l’intero periodo di utilizzabilità fisica del bene e gli enti locali non ne possono cedere la proprietà, salvo quanto previsto dal comma 5. … 5. Gli enti locali, anche in forma associata, nei casi in cui non sia vietato dalle normative di settore, possono conferire la proprietà delle reti, degli impianti, e delle altre dotazioni patrimoniali a società a capitale interamente pubblico, che è incedibile. Tali società pongono le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori incaricati della gestione del servizio o, ove prevista la gestione separata della rete, dei gestori di quest’ultima, a fronte di un canone … Alle società di cui al presente comma che abbiano i requisiti delle società in house, gli enti locali possono assegnare la gestione delle reti ai sensi dell’articolo 14, comma 1, lettera c).”

La risposta

Sulla base della disposizione legislativa, pertanto, il Collegio contabile ha espresso parere positivo, nella considerazione che, se un ente locale ha conferito la proprietà di reti, impianti e altre dotazioni patrimoniali essenziali alla gestione del servizio pubblico locale ad una “società a capitale interamente pubblico, che è incedibile”, tale società può poi essere interessata a operazioni di fusione societaria, propria o per incorporazione, purché all’esito della fusione resti assicurata la titolarità di reti, impianti e altre dotazioni patrimoniali in capo a una società a capitale interamente pubblico (oltre che, naturalmente, la loro destinazione alla gestione del servizio pubblico “per l’intero periodo di utilizzabilità fisica del bene”).

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