Ha diritto all’indennità il dipendente pubblico che, nonostante sia consenziente e abbia anche indicato delle preferenze di sede, sia trasferito d’ufficio per soddisfare l’interesse dell’Ente, atteso che si è in presenza di un trasferimento di ufficio con conseguente nascita del diritto all’indennità ex art. 1, L. 100/1987, ogni qualvolta il trasferimento sia prioritariamente teso a soddisfare l’interesse della amministrazione d’appartenenza, senza che rilevi la presenza di dichiarazioni d’assenso/di disponibilità al trasferimento di sede o l’indicazione di preferenze di sede.
(Consiglio di Stato, sez. IV, decisione n. 8513 del 21 dicembre 2009)
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