(Il Sole 24 Ore 21/04/2022)
Ad Ato e comuni 1,5 miliardi per realizzare nuovi impianti o ampliare quelli esistenti
Due linee di investimento nella Missione 2, componente 1, per un totale di 2,1 miliardi per cui i bandi sono stati chiusi e ora si attende l’insediamento della commissione che dovrà valutare le proposte.
Sono le quattro gambe con cui il Pnrr punta a «migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti» e ad affermare «il paradigma dell’economia circolare».
La prima linea di investimento vale 1,5 miliardi ed è destinata agli ambiti territoriali ottimali (Ato) o, dove non esistono, ai comuni. L’obiettivo è realizzare ex novo o ampliare infrastrutture per la raccolta differenziata e impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud. Nella scelta dei progetti giocherà un ruolo rilevante il principio Dnsh (non arrecare danni significativi all’ambiente) che promette di tagliare fuori varie tipologie di impianti.
La seconda linea di investimento vale 600 milioni e punta a realizzare «progetti flagship altamente innovativi per filiere strategiche quali rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), industria della carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche». In questo caso l’obiettivo è potenziare le reti di raccolta e gli impianti di riciclo, i destinatari sono prevalentemente le imprese, con l’obiettivo dello sviluppo di tecnologie avanzate soprattutto nel settore del riciclo meccanico e chimico delle plastiche.
In collaborazione con Mimesi s.r.l.
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