Nota di aggiornamento al Def: la lettera di Tria alla commissione Europea
Commentando con soddisfazione il risultato dei lavori di questi giorni, il titolare del dicastero dell’Economia ha dichiarato: “Come sostenuto in diverse occasioni, la manovra di bilancio che questo Governo si appresta a varare è coraggiosa e responsabile, puntando alla crescita e al benessere dei cittadini, assicurando in seguito un profilo di riduzione del deficit, che passerà dal 2.4% del 2019 al 2.1% del 2020 per chiudere all’1.8% del 2021”.
“L’impatto delle singole misure sull’economia del Paese deve essere valutato nel quadro dell’intera manovra. Maggiori risorse per gli investimenti pubblici e privati, minore pressione fiscale sulle piccole e medie imprese e sui lavoratori autonomi, spinta al ricambio generazionale sul mercato del lavoro e sostegno ai soggetti più vulnerabili: quest’insieme di misure porterà un aumento della crescita all’1.5 per cento nel 2019 per arrivare all’1.6 e l’1.4 negli anni successivi.
Il raggiungimento di questi obiettivi verrà ottenuto anche grazie a un attento disegno degli interventi sia sul versante degli investimenti, sia su quello delle misure di sostegno attivo per il lavoro e la coesione sociale che garantiscano la stabilità complessiva del sistema. Ora si apre la fase di confronto con la Commissione Europea, che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del Governo delineata dalla manovra” ha precisato il Ministro, aggiungendo: “Come è avvenuto all’interno del Governo, auspico che il dialogo con la Commissione Europea rimanga aperto e costruttivo, tenendo conto delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e fiducioso”.
La Nota
Come si legge in sede di premessa alla Nota “La Nota di Aggiornamento del DEF di quest’anno riveste particolare importanza in quanto si tratta del primo documento di programmazione economica del nuovo Governo ed essa viene presentata in una fase di cambiamento nelle relazioni economiche e politiche a livello internazionale, accompagnato da segnali di rallentamento della crescita economica e del commercio mondiale. Il Contratto firmato dai leader della coalizione di Governo formula ambiziosi obiettivi in campo economico e sociale, dall’inclusione al welfare, dalla tassazione all’immigrazione. Vi è inoltre una pressante esigenza di conseguire una crescita più sostenuta dell’economia e dell’occupazione e di chiudere il divario di crescita che l’Italia ha registrato nei confronti del resto d’Europa nell’ultimo decennio.
L’obiettivo primario della politica economica del Governo è di promuovere una ripresa vigorosa dell’economia italiana, puntando su un incremento adeguato della produttività del sistema paese e del suo potenziale di crescita e, allo stesso tempo, di conseguire una maggiore resilienza rispetto alla congiuntura e al peggioramento del quadro economico internazionale”.
CONSULTA LA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF
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