Recovery plan, il governo italiano nel mese di gennaio ha stilato la bozza del documento da presentare a Bruxelles. Si tratta di un passaggio fondamentale per avere accesso ai 209 miliardi del recovery fund e alle ulteriori risorse stanziate dall’Unione Europea. Nelle prossime settimane però questo piano, con l’arrivo del premier Draghi e del suo governo di unità nazionale, potrebbe subire qualche modifica.
Anci Campania ha provato a capire cos’è e come funziona il recovery plan italiano in parole semplici e cosa prevede in base all’ultima versione disponibile.
Ecco un piccolo dossier preparato dall’ingegner Maurizio Mazzotti di Anci Campania.
Il recovery plan è un dettagliato programma relativo ad investimenti, piani e riforme che il governo intende realizzare per rilanciare il paese. Il contenuto di questo documento programmatico è determinante per ottenere le risorse del Recovery Fund (o Next Generation EU).Questo cronoprogramma, infatti, dovrà essere presentato alla commissione UE entro il 30 aprile 2021. Successivamente in base alla bontà dei progetti presentati l’Unione conferirà le varie tranche di aiuti all’Italia.
Nel complesso il recovery plan predisposto dall’Italia vale circa 222 miliardi di euro. Di questi 209 miliardi rientrano nel Next Generation EU, mentre i restanti 13 nei fondi di coesione europea 2021-2027.
Delle risorse destinate all’Italia dal recovery fund, 127,4 miliardi sono prestiti e 81,4 sono contributi a fondo perduto. Tuttavia tali risorse verranno assegnate di volta in volta dall’UE in base alla sostenibilità dei progetti.
Prontuario per la vigilanza edilizia
Il Prontuario si caratterizza come strumento agile e pratico, ricco di schede e tabelle riassuntive, con innumerevoli indicazioni procedurali e puntuali richiami alla normativa vigente e alla più recente e significativa giurisprudenza.Questa nona edizione è stata interamente riveduta e aggiornata in tutti i suoi riferimenti normativi e giurisprudenziali, da ultimo con riguardo alle novità introdotte dal cosiddetto Decreto Semplificazioni, ossia il decreto-legge 76/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che ha apportato importanti novità, tra cui quelle in materia di ristrutturazioni, manutenzione straordinaria ed attività edilizia libera.Il testo offre, pertanto, un quadro completo e aggiornato degli interventi edilizi e dei relativi titoli abilitativi, oltre a tutte le indicazioni operative per lo svolgimento delle attività di controllo, di accertamento e di polizia giudiziaria.Stefano MainiAvvocato, addetto presso l’Avvocatura civica del Comune di Modena e docente per diversi organismi di formazione.
Stefano Maini | 2020 Maggioli Editore
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