Siope+ cruciale per il Pnrr

22 Luglio 2022
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di EDOARDO CAPULLI (ItaliaOggi -22/07/2022)In collaborazione con Mimesi s.r.l. 

L’importanza dell’infrastruttura della Ragioneria è stata evidenziata dalla Corte conti
Per la rendicontazione degli incassi e dei pagamenti
Per gli obblighiei meccanismi di rendicontazione sul Pnrr e i Piani complementari, emerge l’importanza di Siope+. A dirlo è la “Relazione sullo stato di attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza di marzo 2022, della Corte dei conti. Gli enti pubblici che non hanno a pieno regime il loro meccanismo Siope, potrebbero trovarsi in difficoltà proprio sulle rendicontazioni Pnrr. Tutti gli altri enti dovranno comunque stare molto attenti a individuare le codifiche più appropriate. È infatti importante evitare errori nelle registrazioni degli incassi e dei pagamenti collegati al Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc). Il rischio infatti è che salti la lettura della rendicontazione, da parte degli organismi di controllo, cosa che potrebbe compromettere l’esito del monitoraggio.

A fianco delle spese per il Pnrr, le pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere servizio effettuare investimenti collegati al Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc), finanziato con risorse nazionali per complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, con l’obiettivo di integrare e potenziare i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Pnc gode delle stesse misure di semplificazione e accelerazione in vigore per il Pnrr. Serve a finanziare progetti creati con obiettivi di realizzazione precisi, evitando il burocratico e inefficiente riparto delle risorse. In merito al Pnc si parla di una sorta di classifica di qualità, in cui pesano gli obiettivi iniziali, intermedi e finali, le tempistiche dei progetti affidati alle amministrazioni, la revoca del finanziamento per le inadempienze, i meccanismi premiali per le amministrazioni con le migliori prestazioni nell’impiego delle risorse. Siope+ è un’infrastruttura informatica sviluppata dalla Banca d’Italia per conto della Ragioneria Generale dello Stato (Rgs). Opera con gli ordinativi informatici conformi allo standard Opi di Agid. Dopo un’iniziale sperimentazione, l’avvio a regime di Siope è stato nel 2006 per le regioni, le province, i comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti e le Università.

Nel 2007, Siope si è allargato ai comuni sopra i 20.000 abitanti, alle Comunità montane, alle Unioni di Comuni, ai Consorzi di enti locali. Si è esteso agli enti di ricerca dal 1° luglio dello stesso anno. Le strutture come le aziende sanitarie, quelle ospedaliere, i policlinici universitari, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pubblici sono partiti il 1°gennaio 2008, seguiti dagli enti di previdenza pubblici il 1° luglio, mentre le agenzie sanitarie regionali dal 1°gennaio 2011. A seguire gli enti gestori di parchi e aree marine protette e le Camere di commercio industria artigianato e agricoltura dal 1°gennaio 2012. Il 9 giugno 2016 è stato quindi emanato un nuovo decreto del ministro dell’economia e delle finanze di aggiornamento di Siope dal 1° gennaio 2017, anche agli enti e agli organismi in contabilità finanziaria delle regioni, delle province autonome di Trento e di Bolzano e degli enti locali e agli organismi strumentali degli stessi enti. Dell’8 agosto 2019 è il nuovo decreto del Ministro dell’Economiae delle Finanze per le Autorità amministrative indipendenti, dell’elenco delle amministrazioni pubbliche dell’articolo 1, comma 3, della legge n. 196/2009.

Articolo integrale pubblicato sul Italiaoggi dell’21 luglio 2022

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