Sistemi dei controlli interni da integrare con quelli relativi al PNRR (seconda parte)

27 Ottobre 2023
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In ragione delle criticità evidenziate, dall’analisi del campione di ente locali che hanno attuato e aggiornato la programmazione degli investimenti a valore sulle risorse del PNNR o PNC, la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti dell’Emilia Romagna, fornisce alcune indicazioni utili anche al fine di integrare i controlli interni anche per evitare il rischio di infiltrazioni di attività illecite.

I risultati del campione di enti esaminati

Il Collegio contabile ha, pertanto, richiesto agli enti esaminati, se avessero previsto negli atti di programmazione economico finanziaria accantonamenti in grado di compensare eventuali aumenti dei prezzi posti a base di gara, chiarendone, in caso negativo, le ragioni, nonché se abbiano inserito, nel quadro economico dell’opera, somme destinate a eventuali mutamenti da considerarsi possibili e attendibili in ragione del mutato contesto di mercato delle materie prime già a decorrere dal primo semestre del 2021. Mentre alcuni enti hanno dichiarato di non aver effettuato accantonamenti nel risultato di amministrazione e nel bilancio di previsione, altri enti hanno attribuito il ritardo al fatto che l’iniziale quadro economico complessivo dell’opera risalisse al Progetto di fattibilità tecnico-economica del 2020, antecedente alla variazione del mercato delle materie prime, altri infine hanno sostenuto che i progetti, in corso di approvazione nel 2022, sono stati approvati utilizzando l’aggiornamento infrannuale 2022 dell’elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche, non esistendo all’epoca, disposizioni che imponessero accantonamenti per l’eventuale successivo incremento dei prezzi dei materiali da costruzione né essendo disciplinata la possibilità di riconoscere eventuali compensazioni o maggiorazioni che si sarebbero potute verificare in futuro.

Le indicazioni del Collegio contabile

Secondo il Collegio contabile, la predisposizione di un quadro economico adeguato alla mole e all’importanza degli interventi anche con la previsione, alla voce “imprevisti”, di una quota stabilita in percentuale al valore economico complessivo dell’opera, e prima ancora un’accurata programmazione di opere pubbliche, servizi e forniture in base alle risorse disponibili, e quindi finanziariamente sostenibili, sono fasi connaturali alla capacità amministrativa dell’Ente e in particolare alla sua capacità programmatoria dei contratti pubblici. Ora, a dire del Collegio contabile, anche a voler ammettere che l’evolversi della situazione dei prezzi sia stato un evento assolutamente imprevisto e imprevedibile, tuttavia, la predisposizione, prima della procedura di affidamento, di un computo metrico e di un quadro economico completi e adeguati alla portata dell’opera, anche con la previsione di eventuali accantonamenti per modifiche, previene l’evenienza di ritardi dovuti al necessario adeguamento di detti documenti a procedura già iniziata.

I controlli interni

A fronte delle richieste negli enti esaminati di quali forme di controllo gli stessi si fossero dotati, sono emerse alcune carenze nell’indicazione e descrizione delle forme di controllo interno adottate, risultando che sia stato dato conto, non dalla totalità dagli Enti esaminati anche se dai più, delle modalità dei controlli specificamente dedicati alla verifica dell’attuazione del PNRR e del Piano complementare, aggiuntivi rispetto a quelli ordinariamente previsti dai Regolamenti degli Enti.
Il Collegio a tal fine, ha evidenziato come, l’art.7 del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, abbia delineato il sistema dei controlli sull’attuazione del PNRR definendo organi, ruoli e risorse coinvolti nel processo e prevedendo lo svolgimento di specifiche funzioni sia in capo a soggetti già esistenti, con specifiche attribuzioni in relazione al PNRR, sia in testa a organi appositamente creati. Per parte loro, i soggetti attuatori, in ragione del ruolo cruciale da essi svolto, sono chiamati a incrementare l’impianto dei controlli ordinari di legalità e amministrativo contabili sugli atti, i contratti e i provvedimenti di spesa adottati per l’attuazione degli interventi del PNRR, con un sistema interno di audit, eventualmente anche attraverso un adeguamento del sistema dei controlli interni.

L’importanza che i citati controlli assumono risiede, infatti, oltre che nella necessità di non mancare gli obiettivi intermedi e finali, con conseguente revoca dei finanziamenti ricevuti, altresì nella necessità di fugare il rischio di infiltrazioni di attività illecite che potrebbero essere indotte dall’ingente quantità di risorse finanziarie innestate sul sistema economico nazionale e locale.
In conclusione, dall’anali è emerso come, nel generale quadro attuativo fino ad oggi riscontrato, casi di rallentamento, sia pure isolati, nell’avanzamento fisico dei progetti, non pienamente giustificati da ragioni obiettive, essendo anzi confermati nella loro eccezionalità dal complessivo allineamento della maggioranza degli Enti agli obiettivi dati.

Pertanto, il Collegio contabile ha invitato gli Enti interessati dai ritardi e dalla carente descrizione dei controlli posti in essere a potenziare le proprie procedure contrattuali, anche nella fase prodromica alla procedura di affidamento, e ad adeguare il sistema dei controlli interni alla peculiarità del PNRR, in ragione del rischio di revoca dei finanziamenti assegnati, coltivando l’ambizione del raggiungimento, nei termini fissati, dei prossimi obiettivi intermedi e finali.

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