La nota interpretativa è molto importante perché, alla luce del quadro complesso sulle dismissioni societarie, il chiarimento fornito dall’Anci prevede che gli enti che adottano gli atti propedeutici, anche in ritardo rispetto alla scadenza del 30 settembre, riassumono comunque la possibilità di esercitare i diritti del socio, anche per completare i processi di cessione. Ciò al fine di evitare lo stallo operativo in diverse società ed al contempo di rispettare i precetti normativi, in considerazione della imminente scadenza del 31 dicembre 2018, entro cui il socio pubblico dovrà adottare il piano di razionalizzazione annuale, che potrebbe contenere ipotesi di revisione delle dismissioni già deliberate.
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