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La possibilità di anticipare il ripiano del disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui - Il Commento di V. Giannotti
Il Decreto Interministeriale del 2 aprile 2015, ha dato la possibilità agli enti locali di ripianare, il disavanzo rinveniente dal riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e del primo accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, in un arco temporale fino a trenta esercizi in quote costanti, così come previsto dall’art. 3, comma 16 del D.lgs. 118/2011.
di V. Giannotti (www.bilancioecontabilita.it 13/6/2016)
Il Decreto Interministeriale del 2 aprile 2015, ha dato la possibilità agli enti locali di ripianare, il disavanzo rinveniente dal riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e del primo accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, in un arco temporale fino a trenta esercizi in quote costanti, così come previsto dall’art. 3, comma 16 del D.lgs. 118/2011. Il Sindaco di un comune che aveva proceduto ad effettuare il citato ripiano nel limite massimo dei trenta esercizi previsti, chiede ai giudici contabili, in caso di una vendita straordinaria di un immobile, la cui realizzazione economica permetta il ripiano in un unico esercizio finanziario, quanto segue:
La risposta ai quesiti sollevati è contenuta nella deliberazione n.71, depositata in data 08/06/2016, della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, qui di seguito commentata.
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