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Debiti fuori bilancio e procedura di negoziazione assistita - Il Commento di V. Giannotti
Un Comune chiede ai giudici contabili se l’accordo raggiunto tramite strumento di deflazione del contenzioso, rientri o meno, in mancanza delle relative coperture finanziarie iniziali, tra i debiti fuori bilancio, tenuto conto come il citato accordo determina l’insorgere di un titolo esecutivo nei confronti dell’Ente. La risposta al quesito è contenuta nella deliberazione n. 164/2016, della Corte dei conti.

di V. Giannotti

Le disposizioni previste dal d.l. 132/2014Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile”, successivamente convertito con modificazioni dalla Legge 10 novembre 2014, n. 162, all’art. 2 rubricato “Convenzione di negoziazione assistita da uno o più avvocati”, ha previsto quanto segue:

Precisa, inoltre, la normativa come l’oggetto della controversia non deve riguardare diritti indisponibili o vertenze in materia di lavoro, deve essere redatta in forma scritta e la durata della procedura non deve essere inferiore a un mese e superiore a tre mesi (con possibilità di proroga di soli trenta giorni con accordo tra le parti).
Precisati i citati riferimenti legislativi, un Comune chiede ai giudici contabili se l’accordo raggiunto tramite tale strumento di deflazione del contenzioso, rientri o meno, in mancanza delle relative coperture finanziarie iniziali, tra i debiti fuori bilancio, tenuto conto come il citato accordo determina l’insorgere di un titolo esecutivo nei confronti dell’Ente.
La risposta al quesito è contenuta nella deliberazione n. 164/2016, della Corte dei conti.

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