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La violazione della corretta procedura del riconoscimento dei debiti fuori bilancio
I giudici contabili analizzano la procedura seguita da un comune per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, verificando in particolare come il comune abbia posto in essere condotte violative della normativa che disciplina le modalità, la tempistica ed il procedimento di riconoscimento dei debiti fuori bilancio
I giudici contabili analizzano la procedura seguita da un comune per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, verificando in particolare come il comune abbia posto in essere condotte violative della normativa che disciplina le modalità, la tempistica ed il procedimento di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, recata dagli artt. 193 e 194 del Tuel.
In particolare, a seguito delle indagini istruttorie, è emerso come il Consiglio Comunale abbia proceduto al riconoscimento del debito fuori bilancio di sentenza emessa dalla Corte d’Appello per una espropriazione illegittima, di cui una parte finanziata con applicazione dell’avanzo di amministrazione e l’altra parte con la dismissione di immobili. Dopo circa tre anni è stato precisato che non sono ancora stati individuati i cespiti da alienare per il finanziamento del debito. In altri termini, a distanza di tre anni dall’avvenuto riconoscimento del debito, il Comune non ha garantito l’integrale finanziamento, né pare abbia concordato un piano di rateizzazione con i creditori ai sensi e per gli effetti dell’art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000.
Considerazioni preliminari
Il Collegio contabile esaminata la questione rileva in via preliminare come il comune ha posto in essere delle condotte violative della normativa che disciplina le modalità, la tempistica ed il procedimento di riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
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