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Le conseguenze del mancato controllo dei soggetti inadempienti contro l’erario certificati da Equitalia
Le disposizioni introdotte dal disegno di legge bilancio 2018 prevedono la riduzione degli importi sottoposti a controllo della PA da diecimila euro a cinquemila euro, a partire dal 1 marzo 2018.

Le disposizioni introdotte dal disegno di legge bilancio 2018 prevedono all’art.82, rubricato “Pagamenti delle pubbliche amministrazioni”, la riduzione degli importi sottoposti a controllo della PA da diecimila euro a cinquemila euro, a partire dal 1 marzo 2018, nei confronti dei soggetti inadempienti contro l’erario certificati da Equitalia. Le disposizioni del citato controllo si rinvengono nell’art.48-bis del DPR n.602/1973 secondo cui “… le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le società a prevalente partecipazione pubblica, prima di effettuare, a qualunque titolo, il pagamento di un importo superiore a diecimila euro (ndr ridotto a 5.000 euro), verificano, anche in via telematica, se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo e, in caso affermativo, non procedono al pagamento e segnalano la circostanza all’agente della riscossione competente per territorio, ai fini dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo”.
La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per Regione siciliana ha affrontato il caso del mancato rispetto da parte di una PA del citato controllo, tanto che la Ragioneria Generale ne aveva bloccato il rendiconto di gestione a fronte della mancata regolarizzazione contabile. L’esame delle responsabilità e dell’eventuale sblocco del conto consuntivo è stato esaminato dal Collegio contabile. Continua a leggere l’articolo


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