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Il patto dei sindaci per l'Expo 2015
Boldrini: insensato lasciare i Comuni senza fondi

Patto dei sindaci per Expo: ci credono, vogliono esserne protagonisti, sono pronti a sostenere Milano, hanno già idee e programmi da mettere a disposizione. Ma chiedono al Governo soldi e un patto di stabilità più leggero: «Altrimenti – riassume Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia – saremo costretti al ruolo di spettatori». Riuniti dal presidente nazionale dell’Anci, Piero Fassino, più di 250 rappresentanti dei Comuni sono ospiti del sindaco Giuliano Pisapia e fanno il punto in vista dell’esposizione del 2015. «Anche perché – puntualizza il primo cittadino milanese – questo non può e non deve essere solo un evento di Milano o della Lombardia».

Fassino dà le linee guida annunciando che tutti i Comuni avranno il logo di Expo e che l’assemblea nazionale dell’Anci dell’ottobre 2014 si svolgerà a Milano, «per prendere l’ultima rincorsa prima dell’apertura dell’evento». E c’è anche un piano operativo: «Affiancheremo i Comuni che stanno avviando iniziative per Expo; costruiremo in ogni Comune piccoli-grandi eventi che valorizzino le tipicità agroalimentari; realizzeremo nel Padiglione Italia sei grandi giornate dei Comuni italiani». Gli fa eco il sindaco di Roma, Ignazio Marino: «Da gennaio faremo partire una serie di iniziative a Roma garantendo spazi per Expo in tutti i nostri punti informativi. Vogliamo candidare Roma a sede della Conferenza internazionale dei sindaci di tutte le città metropolitane, per affrontare insieme il tema della nutrizione e dello sviluppo sostenibile». La voglia di fare e di esserci si accompagna alle molte preoccupazioni per la crisi che sta mettendo i Comuni in ginocchio, creando difficoltà ai sindaci. La presidente della Camera, Laura Boldrini, invitata al convegno, raccoglie il messaggio: «La cosa più insensata e miope che possa fare una classe dirigente, in questa situazione, è lasciare i sindaci da soli e senza fondi. Senza le risorse necessarie per assistere gli anziani, per le scuole, per gli asili nido, per l’assistenza sociale ai bisognosi». Tutti d’accordo e il sottosegretario Maurizio Martina rilancia: «Comuni e Regioni saranno l’architrave di Expo 2015, i protagonisti che ci consentiranno di fare dell’esposizione universale un grande evento nazionale, un acceleratore di innovazione ed energie». Le parole più gettonate sono «vetrina», «occasione», «rilancio». Le usa anche Diana Bracco, presidente del Padiglione Italia che sarà il luogo dove fisicamente i nostri territori si metteranno in mostra: sul cardo (uno dei due assi lungo i quali si snoderanno i padiglioni) e dentro Palazzo Italia ci saranno «esposizioni e convegni, incontri istituzionali ed economici, momenti culturali e di folclore locale».

Mentre i sindaci si preparano, una delegazione di Expo guidata dal commissario Giuseppe Sala è volata ieri a New York per una serie di incontri istituzionali ed eventi che preparano il terreno in attesa dell’adesione degli Usa. Giovedì sera, al ricevimento al Moma con Dante Ferretti, il premio Oscar che sta preparando le scenografie di cardo e decumano, arriverà il premier Enrico Letta. E proprio da lui si attende la buona notizia.


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