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Opzione donna anche nel 2016

Con comunicato del 21/10/2015 il Consulenti del Lavoro rendo noto che:

L’opzione donna per il sistema contributivo, ovvero quel regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età, secondo le anticipazioni pervenute sulla Legge di Stabilità (di cui ancora non è disponibile il testo normativo), dovrebbe essere estesa al 31 dicembre 2016, anno in cui si dovranno maturare i requisiti. La misura era stata già prorogata nel 2015 per consentire alle lavoratrici, interessate dall’aumento dell’età pensionabile della riforma Fornero ed in possesso dei predetti requisiti, di andare in pensione prima delle soglie previste dalla pensione di vecchiaia e dalla pensione anticipata.

Per rientrare nell’opzione donna il prossimo anno ci vorranno 57 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 58 per quelle autonome con l’aggiunta di ulteriori 7 mesi. La stima della platea interessata è di circa 36mila donne per un costo che supera i 2 miliardi di euro fino al 2021, come ha dichiarato il Ministro del Lavoro Poletti durante la conferenza stampa di presentazione delle misure previdenziali previste dalla Legge di Stabilità. Poletti ha chiarito che alla misura è legata una clausola di salvaguardia e che se le risorse non dovessero bastare ci sarà “un prolungamento al 2017 e al 2018 del sistema di perequazione delle pensioni”, si allunga, cioè, di un anno o due la misura introdotta dal Governo Letta che prevede l’adeguamento graduale delle pensioni all’inflazione. Intanto la manovra finanziaria aspetta il parere della Commissione europea di Bruxelles.


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