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ANCI - Bene Renzi ma lasci autonomia di risorse alle Città

Con comunicato del 20/07/2015 l’ANCI rende noto che:

La riforma sulle tasse annunciata dal presidente del Consiglio, che tocca anche la Tasi “va accolta senza pregiudizi, senza paure e sapendo che si deve definire nel merito come realizzare il suoperamento di Tasi e Imu, naturalmente garantendo le risorse necessarie ai Comuni per scuole, welfare, manutenzione delle strade e gli altri servizi che si offrono ai cittadini”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, in un passaggio dell’intervista rilasciata ieri a La Repubblica in cui il sindaco di Torino ha commentato l’intenzione di Matteo Renzi di ridisegnare tutto il sistema fiscale italiano, in cui un posto importante lo occupa la tassazione sugli immobili.

“Una proposta forte, una sfida che non è legata a sostituire una tassa con un’altra. Noi sindaci siamo pronti a fare la nostra parte”. Una proposta che a differenza del passato per Fassino “ha un respiro più lungo” perché “non è dettata dalla contingenza e ha l’obiettivo di ridefinire il sistema della fiscalità e il riparto delle risorse a disposizione tra livello centrale e locale”.

Ma che obiettivo deve avere questa riforma? “La riduzione della presisone fiscale – ha risposto Fassino – e al tempo stesso la ridiscussione del riparto delle risorse tra Stato e Comuni, dando agli enti locali una propria autonomia. Si chiuda con la stagione 2007-2015 caratterizzata da una continua riduzione dei fondi. La prossima legge di stabilità è l’occasione per avviare una riforma di fondo”.

Il presidente Anci, infine, oltre a garantire che “i sindaci, che non sono il partito delle tasse, sono pronti a discutere come farla la proposta di Renzi”, dalla pagine di La Repubblica ha suggerito da dove partire: “Discutiamo del superamento del Patti di stabilità, solo una prigione che ha depresso i Comuni, e lavoriamo ad un patto per la crescita e il lavoro tra governo ed enti locali. Noi siamo pronti”.

E’ di stamattina, invece, la presa di posizione del coordinatore Anci Città metropolitane e sindaco di Firenze, Dario Nardella, che affida alla sua pagina facebook le valutazioni sulla proposta del presidente del Consiglio: “L’Italia ha una pressione fiscale tra le più alte del mondo. E non è vero che tagliare le tasse porti automaticamente il taglio ai servizi perché a Firenze – dice Nardella – abbiamo l’addizionale Irpef più bassa d’Italia e non abbiamo diminuito i servizi”.

“La svolta sulla Tasi del Premier Matteo Renzi – aggiunge il sindaco di Firenze – è una sfida che i sindaci non possono lasciar cadere. Questa riforma avrà tanto più successo quanto più sarà collegata ad un patto con le autonomie territoriali”. Un patto “per la crescita – rimarca Nardella – che sostituisca l’odioso e ingiusto Patto di stabilità interno, per rilanciare gli investimenti su opere pubbliche e il lavoro; un patto che coniughi l’eliminazione della tassa sulla casa con un nuovo modello di autonomia fiscale che possa distinguere davvero tra i Comuni virtuosi e quelli che non lo sono nell’interesse esclusivo dei nostri cittadini”, conclude il coordinatore Città metropolitane Anci.


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