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Nuovo Isee - Presentato studio Anci/Regione Toscana

Con comunicato del 14/04/2015 l’ANCI rende noto che:

E’ una fotografia per alcuni versi sorprendente, quella che emerge a tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Isee, l’indicatore con il quale viene misurata la capacità delle famiglie di contribuire ai servizi di welfare. Lo studio, realizzato da Anci Toscana in collaborazione con la Regione, grazie alla simulazione su tre grandi aree (piana fiorentina, Pisano, Siena e l’Alta Valdelsa) indica che con i nuovi parametri di applicazione il 90% dei casi risulta modificato rispetto al passato: cambia quindi la platea delle famiglie che hanno diritto ai contributi erogati dai Comuni per le prestazioni relative a scuola, sociosanitario, assistenza agli anziani. E i Comuni naturalmente si devono adeguare.

Proprio per questo, Anci Toscana insieme alla Regione ha organizzato stamani un incontro all’Auditorium di Santa Apollonia di Firenze, per illustrare ad amministratori e dipendenti i risultati dello studio e gettare le basi di un regolamento quadro che poi ogni Comune potrà applicare, declinato alla proprie esigenze e necessità. I lavori sono stati aperti dalla vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e dalla presidente di AnciToscana Sara Biagiotti.

“Dopo vent’anni dall’introduzione dell’Isee, quest’anno è partita la nuova normativa, con un modello più trasparente, più aderente alla realtà e alla capacità contributiva effettiva dei cittadini – spiega Sara Biagiotti – Dal nostro studio, basato su dati reali e non presunti, emerge una situazione di estrema variabilità: con i nuovi modelli nel 90% dei casi c’è un cambiamento, migliorativo o peggiorativo, della situazione economica delle famiglie e questo avrà un grande impatto per i Comuni, che dovranno capire come il nuovo modello incide sui loro bilanci e cambiare i loro regolamenti, non più in linea con la nuova normativa. Un lavoro importante, in cui saranno accompagnati da Anci nel gestire la nuova situazione. Noi vogliamo erogare i contributi a chi ha veramente bisogno: con le nuove norme, che misurano la reale capacità contributiva delle famiglie, potremo farlo davvero. Senza comunque escludere nessuno”. L’Isee infatti è stato modificato per stare al passo con i tempi e con i mutamenti sociali, ed ora il nuovo criterio equilibra di più la situazione  patrimoniale (case, conti correnti, titoli etc) e quella del reddito; inoltre non ci baserà più sull’autocertificazione, ma su dati gestiti dall’Agenzia delle entrate attraverso l’Inps, e sulla giacenza media nei conti correnti. “Chi in questi anni poteva dichiarare una situazione non congrua con la realtà,  – conclude Sara Biagiotti – dovrà adeguarsi”


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