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Il Commento - Escluse anche le manutenzioni straordinarie dagli incentivi dei LL.PP..
Molto attesa la risoluzione della questione di massima da parte della Sezione Autonomie, a fronte di orientamenti altalenanti dei giudici contabili sulle remunerazioni degli incentivi collegati ad attività di manutenzione straordinaria

di V. Giannotti (www.bilancioecontabilita.it 30/3/2016)

Molto attesa la risoluzione della questione di massima da parte della Sezione Autonomie, a fronte di orientamenti altalenanti dei giudici contabili sulle remunerazioni degli incentivi collegati ad attività di manutenzione straordinaria. Secondo la nomofilachia contabile, la novella legislativa introdotta dal d.l. n. 90/2014, non avrebbe condotto ad alcuna novità se avesse voluto escludere le sole manutenzioni ordinarie dagli incentivi, in quanto anche queste erano, per unanime indirizzo della giurisprudenza contabile, già state escluse prima delle modifiche intervenute con il citato decreto. Pertanto, sia l’interpretazione della norma che esclude le “manutenzioni”, sia gli approdi sino ad ora della magistratura contabile, portano ad escludere dall’incentivazione anche le attività delle manutenzioni straordinarie e ciò a prescindere della loro qualificazione quali spese di investimento ai fini dell’utilizzo dell’indebitamento. La Sezione Autonomie conclude invitando le PA a modificare eventuali regolamenti difformi dalle indicate conclusioni.  Tali in sintesi le conclusioni della Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, deliberazione 23 marzo 2016, n. 10, qui di seguito analizzate in dettaglio.

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