Il miglioramento dei risultati di amministrazione può assorbire anche in parte un errato calcolo del ripiano triennale del disavanzo ma, per la parte non coperta, l’ente è obbligato all’intero recupero sull’ultima annualità
Disavanzo
La Corte ha sottolineato che l’ampliamento illegittimo della capacità di spesa della Regione influenzava negativamente anche i conti nazionali, ostacolando gli obiettivi macroeconomici nazionali ed europei
La magistratura contabile, ha evidenziato le inevitabili conseguenze, da parte dell’ente locale e dei revisori dei conti, in presenza del mancato riassorbimento del disavanzo nel triennio del piano approvato dal Consiglio comunale
Le modifiche ai principi contabili del 7 settembre 2020, sul ripiano del disavanzo, non permettono più agli enti di agire nell’ambito del bilancio triennale anche per le amministrazioni la cui scadenza del mandato elettorale dovesse terminare prima, superando le precedenti indicazioni della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti
I sovracanoni dei Bacini Imbriferi Montani, versati dai concessionari per la captazione dell’acqua sorgiva, ha un vincolo di destinazione specifico, anche se generico, al progresso economico e sociale delle popolazioni, senza che sia precisato dal legislatore se in parte corrente o in parte capitale.
La mancata approvazione del ripiano del disavanzo in 45 giorni previsto dalla normativa, sebbene una parte della giurisprudenza contabile abbia previsto tale termine come perentorio, di diverso avviso è la Corte dei conti della Sicilia (deliberazione n. 187/2023) secondo cui tale termine deve essere considerato ordinatorio.
Il maggior disavanzo accertato dai giudici contabili sono stati risolti dall’ente locale ed oggetto di definizione positiva da parte della Corte dei conti della Toscana (deliberazione n.129/2023).