Gli interventi del Legislatore in materia di società partecipate possono essere inquadrati nel novero delle politiche di spending review, con un chiaro intento di assicurare una più efficiente gestione e razionalizzazione delle partecipazioni al fine di una riduzione del loro costo per i bilanci pubblici (Corte Costituzionale, sent. n. 194/2020).
Partecipate
La costituzione di una società pubblico-privata, con prevalenza della partecipazione da parte dell’ente locale, impone una analisi di sostenibilità economico finanziaria molto dettagliata sia da un punto di vista oggettivo sia da un punto di vista soggettivo.
L’obbligo di vigilanza sugli adempimenti nei termini del riassetto delle società partecipate è di competenza del Sindaco e non del responsabile finanziario. Tuttavia, alcuna sanzione può essere comminata se il Consiglio comunale adotta l’atto nei termini, mentre ai fini sanzionatori previsti dalla normativa risultano irrilevanti eventuali termini violati per la sua trasmissione alla competente Sezione di controllo della Corte dei conti.
L’applicativo Partecipazioni è stato sviluppato per assolvere, contestualmente e in maniera integrata, gli adempimenti informativi introdotti dal TUSP e quelli relativi al censimento annuale delle partecipazioni pubbliche e dei rappresentanti.
Le disposizioni legislative prevedono l’obbligo degli enti locali di approvare la ricognizione ordinaria delle partecipazioni entro il 31 dicembre di ogni anno. Tale obbligo non viene meno neppure in caso di esito negativo della ricognizione.
L’acquisizione di una partecipazione societaria, con successiva gestione in house del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, è stata esaminata dalla Corte dei conti della Liguria (deliberazione n.59/2022) con le relative osservazioni e criticità.
L'emergenza a seguito della crisi pandemica Covid-19 ed il caro bollette dei consumi di luce e gas a seguito della guerra in Ucraina fanno emergere criticità finanziarie anche nelle società partecipate dagli enti locali.